
Si svolgerà domani, 5 luglio alle ore 16.30, presso la Saletta del Palazzo della cultura di Catania in Via Vittorio Emanuele, il convegno organizzato dalle Acli di Catania sul tema “Povertà educativa: riflessioni, buone prassi e proposte”.
Dopo i saluti istituzionali del neosindaco della città Salvo Pogliese, dell’assessore regionale alla Famiglia, Politiche sociali e Lavoro Mariella Ippolito, e l’introduzione del presidente provinciale delle Acli di Catania Agata Aiello, seguirà il dibattito con Maurizio Caserta, docente ordinario di Economia politica dell’Università di Catania; Agnese Gagliano, responsabile del Punto Luce Save the Children di Catania; Francesco Mannino, presidente di Officine culturali; Graziella Zitelli, psicologa e consigliere dell’Ordine degli psicologi della Regione Siciliana e Stefano Parisi, presidente delle Acli della Sicilia.
L’incontro, moderato da Daniela Borzì, componente della presidenza provinciale, si concluderà con la presentazione di alcune testimonianze del territorio, come quella di Saurina Gomez, presidente dell’associazione Alkantara che promuove progetti di educazione musicale e dell’avvocato Mariella Gulino, che proprio in questi mesi, tramite il progetto 5×1000 delle Acli di Catania, ha realizzato un progetto all’interno della Parrocchia San Filippo Neri.
Secondo il nuovo rapporto Save the Children”Nuotare contro corrente, Povertà educativa e resilienza in Italia” l’Italia è un Paese dove quasi un milione e 300mila bambini e ragazzi, il 12,5% del totale, vive in povertà assoluta, oltre la metà non legge un libro, quasi uno su tre non usa internet e più del 40 per cento non fa sport.
La Sicilia risulta la regione con le percentuali più alte di ragazzi che non leggono un libro, oltre 7 su 10 (quasi 73%); che non usano internet, più di 4 su 10 (circa 41%); di alunni senza mensa (81%) e di abbandono scolastico (23,5%).
L’Italia, tra i Paesi europei, è quello dove i processi di resilienza sono meno sviluppati e tra le regioni italiane la Sicilia ha la percentuale più bassa (14%), dopo la Calabria (12%), di minori resilienti provenienti da famiglie svantaggiate, ovvero che riescono a superare ostacoli e difficoltà e a raggiungere le competenze minime sia in matematica sia in lettura, molto al di sotto della media nazionale del 26%.
“L’incontro – spiega la presidente Agata Aiello – sarà un momento di riflessione e confronto per identificare azioni utili, concrete e incisive con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della povertà educativa con cui il nostro Paese, ed in particolar modo la Sicilia, deve decidersi a fare i conti. Occorre conoscere realtà associative che, con tanti sforzi, cercano di contrastare giorno dopo giorno questo fenomeno che mette a repentaglio il futuro dei ragazzi, il futuro del nostra Paese”.
Per informazioni: sito delle Acli di Catania