
Il prossimo 3 dicembre, presso la sede del Punto Famiglia delle Acli di Salerno, si inaugurerà la prima sessione d’esame Cils che vede il Patronato Acli come soggetto referente e sede di esame per l’ottenimento della certificazione di italiano come lingua straniera.
La sessione vedrà candidati provenienti da Marocco, Ucraina, Romania, Russia, Guinea Bissau, Honduras, misurare le proprie competenze linguistiche per l’ottenimento della certificazione, utile alla richiesta del permesso di soggiorno, della cittadinanza italiana, per l’iscrizione ad un corso di laurea o per lavorare.
I candidati verranno accolti dai responsabili di sede delle Acli di Salerno e svolgeranno le 5 prove previste dell’esame Cils con somministratori certificati dell’Università per Stranieri di Siena, con cui il Patronato Acli ha stipulato una apposita convenzione nel 2016.
Dal 2010, l’integrazione linguistica degli stranieri in Italia è stata istituzionalizzata attraverso decreti ad hoc che hanno inserito la conoscenza della lingua italiana tra i requisiti necessari per l’ottenimento del permesso per soggiornanti di lungo periodo, per il raggiungimento degli obiettivi a punti dell’Accordo di integrazione o per l’acquisizione della cittadinanza italiana.
“È importante – spiega il presidente provinciale delle Acli di Salerno Gianluca Mastrovito – che i processi di integrazione siano accompagnati da misure educative; la “questione linguistica” è dimensione centrale per l’integrazione degli immigrati nella società e di conseguenza per il mantenimento dell’identità etnico-culturale. La lingua diventa allora la porta del dialogo che si traduce in grammatica dell’accoglienza”.