
Per la rottura di un problematico accordo di collaborazione con la Gioc, emanazione dell’Azione Cattolica, che dal 1946 avrebbe dovuto formare i giovani da “passare” poi alle Acli, si costituisce nel 1949 dunque precisamente 70 anni fa, anche Gioventù Aclista fino a quel momento condotta da Lorenzo Silipigni.
Il primo congresso si svolge ad Assisi dal 26 al 29 giugno 1949. “Gioventù Aclista – si legge nella scarna ed ermetica mozione finale del congresso – costituisce il movimento qualificato per la direzione integrale della gioventù lavoratrice nei riflessi di ordine morale-sociale, per la risoluzione di tutti i suoi problemi e per la sua rappresentanza unitaria nella Nazione”.
Nella mozione si afferma anche “la necessità di una autonomia funzionale del Movimento Giovanile nella unità delle Acli”.
Il primo delegato centrale di Gioventù Aclista è Bruno Olini. Olini, partigiano cattolico, sarà poi amministratore nazionale delle Acli, fedele collaboratore di Dino Penazzato, infine tra gli scissionisti del Mcl, di cui sarà presidente nazionale.
Vice delegato viene eletto Vittorino Colombo, di Milano, che dalla fine degli anni ’50 e fino a metà degli anni ‘80 sarà parlamentare e più volte ministro.
E’ con il II congresso nazionale, svoltosi a Roma l’8 e il 9 dicembre del 1950, che si approva il primo regolamento “che stabilisce le funzioni, gli scopi e gli organi” dell’organizzazione giovanile delle Acli.
Il congresso, viene celebrato con una medaglia del famoso incisore Aurelio Mistruzzi che ricorda il coraggioso slogan assembleare: “Forze nuove per un mondo nuovo”.
Una delle principali relazioni del congresso viene svolta dall’on. Giuseppe Lazzati.
Nella mozione finale, i giovani delle Acli chiedono impegni “per la risoluzione integrale del problema dell’apprendistato”, che “siano seguiti attentamente tutti i lavori riguardanti la riforma della scuola”, che “si provveda a sollecitare gli organi legislativi nella risoluzione del problema della disoccupazione giovanile”.
Dopo 70 anni da quel congresso di Gioventù Aclista potremmo quasi riscrivere lo stesso testo.