
Con una semplice comunicazione, Farebene ha deciso di scrivere al Governo per mostrare ai ministri competenti i risultati della chiusura indiscriminata delle attività dei Circoli Acli di tutta Italia.
Siamo solo un sito di informazione: per questo la nostra mail contiene il link alla pagina del sito che riassume le iniziative svolte in questi difficili mesi dalle strutture di base delle Acli, il loro servizio alle comunità, la loro capacità di essere un punto di riferimento in un momento di grande solitudine e smarrimento.
Al link indicato, il Presidente del Consiglio potrà rendersi conto di come sospendere tutte le attività di un Circolo Acli significhi rinunciare ad un contributo di solidarietà fondamentale: dalle tante iniziative di sostegno alla spesa ai servizi di tutela, dal supporto alle categorie più fragili alle tante raccolte fondi per la sanità, dall’assistenza agli studenti alla vicinanza agli anziani, dalle collaborazioni con gli enti locali al supporto agli enti di soccorso o caritativi, per non parlare delle innumerevoli iniziative culturali.
Vedere l’attività dei Circoli Acli solamente come quella di locali di mescita non solo è sbagliato ma è anche profondamente offensivo.
Rimanendo nel nostro campo, abbiamo solo voluto mostrare esempi, i pochi che siamo riusciti a raccontare sulle nostre pagine, di come abbassare le serrande di un Circolo Acli significhi abbassare le serrande di un presidio della comunità.
Una scelta davvero insensata.