
Questa scuola professionale è stata edificata in con i fondi della sottoscrizione aperta dal Corriere della Sera fra i suoi lettori per la sciagura del Vajont – Longarone, 9 ottobre 1968”: nella targa affissa fuori dall’edificio si ricorda in poche parole la storia dell’Enaip di Longarone, in provincia di Belluno, che in questi giorni compie i suoi “nuovi” cinquant’anni.
La scuola professionale di Longarone, che era già operante sul territorio dalla fine degli anni quaranta, fu devastata dall’onda che, nell’ottobre del 1963, uccise 1900 persone e che trascinò via anche 110 allievi e quasi tutti i docenti.
Fu ricostruita grazie alla sottoscrizione dei lettori del Corsera, che donarono la straordinaria somma di un miliardo e mezzo di lire.
Da allora il Centro professionale, che negli anni ha formato oltre 80.000 allievi, è sempre stato un punto importante di riferimento per le famiglie e le aziende, in quanto ha sempre garantito un’ottima formazione tecnica ed umana.
Per celebrare i cinquant’anni dalla rinascita, l’Enaip Veneto ha inaugurato nei giorni scorsi una nuova struttura, destinata in particolare al settore agroalimentare e meccatronico.
“Sono due settori – ha spiegato l’Amministratore delegato di Enaip Veneto Giorgio Sbrissa – in cui i nostri allievi trovano occupazione in altissima percentuale: 100% nella ristorazione e 80% nella meccatronica”. Numeri da record.
Al taglio del nastro ha partecipato anche il Presidente regionale delle Acli del Veneto Andrea Citron.
“Formiamo giovani – ha detto Citron – che restano sul territorio e contribuiscono al suo sviluppo ed al suo benessere. Oggi il Centro di formazione professionale di Longarone è una eccellenza di cui questa terra può essere fiera”.
Per informazioni: sito dell’Enaip Veneto