
Sarà ancora Paolo Grigolato il presidente delle Acli provinciali di Venezia nel prossimo quadriennio.
Il nuovo consiglio provinciale, riunitosi a Olmo di Martellago per la sua prima seduta, lo ha confermato all’unanimità alla guida per il secondo mandato.
Si conclude così il lungo percorso di democrazia interna, avviato ancora a gennaio con i congressi dei ventidue Circoli attivi nel territorio della provincia e poi rimasto forzatamente in stand by a causa dell’emergenza Covid.
Miranese, 55 anni, sposato con un figlio, Grigolato è educatore professionale e responsabile del Servizio integrazione lavorativa per i distretti 3 e 4 dell’Ulss 3 Serenissima. Da oltre trent’anni è impegnato all’interno delle Acli, un cammino iniziato all’interno del Circolo di Mirano e proseguito con l’assunzione di vari incarichi, sempre in forma di volontariato, all’interno dell’associazione, fino alla prima elezione nel 2016 a presidente provinciale.
Per i prossimi quattro anni sarà affiancato dalla nuova presidenza provinciale, anch’essa nominata dal consiglio: ne faranno parte Fabio Dani come vicepresidente, Sandro Dal Piano, Marco Ferrero e Pierangelo Molena.
“Ancora una volta – ha detto Grigolato – mi metto a servizio con entusiasmo e passione, convinto che ora come mai ci sia bisogno di corpi intermedi come le Acli, capaci di avvicinare i cittadini alla vita pubblica, di renderli consapevoli che proprio dall’essere cittadini discende una responsabilità, insostituibile e non delegabile, per la promozione del bene comune”.
“L’emergenza, non solo sanitaria ma anche economica e sociale – ha proseguito il presidente rieletto delle Acli di Venezia – rende urgente affrontare la sfida posta dalle crescenti disuguaglianze che caratterizzano in modo sempre più evidente anche la nostra realtà. Ci mettiamo a disposizione delle nostre comunità e delle istituzioni, per lavorare su tutti quei fronti, a partire dal tema del lavoro, che nei prossimi mesi rappresenteranno un passaggio cruciale per uscire da questo difficile momento senza lasciare indietro nessuno”.