
L’appello al voto rivolto ai cittadini dal Circolo Acli “Mario Rimoldi” di Tradate, in provincia di Varese, in vista delle elezioni amministrative ed europee, per il Comune è “propaganda elettorale” e non può essere affisso.
Il “no” dell’amministrazione è arrivato dopo una lunga serie contatti con gli appositi uffici, che avevano richiesto alcune correzioni al manifesto e il pagamento della tassa. Malgrado il Circolo Acli abbia ottemperato a quanto richiesto, la concessionaria incaricata delle affissioni ha ricevuto la disposizione di non procedere.
L’appello al voto non conteneva naturalmente nessuna indicazione o preferenza.
“Il progetto europeo di un’Europa unita nella diversità, forte, democratica, libera, pacifica, prospera e giusta – si legge nel testo – è un progetto che, come Acli cittadine, condividiamo. Siamo tutti chiamati a portarlo avanti anche esprimendo il nostro voto e scegliendo responsabilmente i deputati che rappresenteranno i nostri valori e lavoreranno per il bene comune nel prossimo Parlamento Europeo“.
“Il pericolo maggiore che corre oggi la democrazia – scrive ancora il Circolo Acli di Tradate nell’appello al voto – è quello di essere considerata inutile, in quanto da tempo non realizza più la promessa di benessere e di protezione sociale che, invece, vengono accreditati a regimi con profili più autoritari. Le Acli locali ritengono invece che la partecipazione attenta, matura e consapevole di ogni persona alle scelte e alla crescita sociale, sia la via trasparente per promuovere i valori come il rispetto e la promozione della dignità di ogni persona umana, la solidarietà, l’uguaglianza, la famiglia, la democrazia, la libertà, la sussidiarietà, la giustizia, la salvaguardia della nostra casa comune”.
Sulla vicenda del rifiuto di affissione del Comune di Tradate è intervenuta anche la presidente provinciale delle Acli di Varese Carmela Tascone: “Il contenuto della lettera non ha nulla di propaganda elettorale, si pone solo l’obiettivo di sollecitare i cittadini a non disertare le urne, in vista di una responsabilità condivisa che viene prima di ogni specifico indirizzo di voto che rimane, ovviamente, nella disponibilità di ciascuno. Invitare ad andare a votare appartiene semplicemente ad un maturo senso civico e le Acli lo hanno”.