
Tutto pronto a Prea, frazione del comune di Roccaforte Mondovì, in provincia di Cuneo, per la 38a edizione del presepe vivente, con rassegna degli antichi mestieri, organizzata dal Circolo Acli “Amici di Prea”.
Nella notte di Natale e nelle sere del 26 dicembre e 5 gennaio, nel borgo si potranno rivivere le sensazioni e sentire quei profumi che segnavano le montagne cuneesi nel 1700 e 1800.
Prea durante le feste di Natale si trasforma: le piccole stanze, gli antri e gli spazi, dove con grande impegno e maestria vengono rappresentati gli antichi mestieri, riportano i visitatori indietro nel tempo, quando le persone avevano una grande manualità nel costruirsi da soli, con quello che la natura metteva loro a disposizione, tutti gli attrezzi e gli oggetti che servivano per la vita quotidiana.
Il piccolo centro, dove la gente parla ancora il dialetto del “Kie” (che significa io), è una cornice ideale per il presepe vivente: il Natale si respira nelle strette contrade, nei continui saliscendi delle stradine che si inerpicano fra le case appoggiate alla montagna, si percepisce nelle espressioni dei volti delle persone indaffarate e si tocca con mano nell’umile capanna che ha accolto Giuseppe e Maria in attesa del lieto evento.
I figuranti, oltre 300, non recitano una parte in una rappresentazione teatrale: con il presepe vivente delle Acli Prea rappresenta se stessa, come era realmente nell’ottocento e com’è rimasta fino all’inizio del secolo scorso.
I mestieri, oltre 40, ripropongono momenti di vita quotidiana, che si svolgeva nella comunità fino al dopoguerra: una vita povera, ma semplice e serena, ideale per la venuta del Salvatore.