
I Circoli Acli e tutti i centri sociali, culturali e ricreativi delle Marche potranno riprendere la loro attività a partire da oggi 1 giugno.
A deciderlo il presidente della Regione Ceriscioli che ha firmato il decreto n. 187 con il quale la Giunta regionale aggiunge un ulteriore tassello al panorama delle attività consentite in questa fase 2 dell’emergenza coronavirus.
La Giunta Regionale aveva già provveduto a fissare con il decreto 636 il Piano regionale di riavvio delle attività dei circoli ricreativi e culturali definendo anche le opportune linee guida che le strutture dovranno seguire per una riapertura in sicurezza.
La riapertura è stata possibile grazie ad un lavoro sinergico tra la Regione Marche, specificatamente il Servizio politiche sociali, con il Forum del Terzo Settore, avviato subito dopo il via libera dato dalla Conferenza delle Regioni venerdì 22 maggio.
“I Circoli Acli – spiega il presidente regionale delle Acli Marche Maurizio Tomassini – tornano a svolgere la loro funzione con prudenza e responsabilità. Dalla comunità della cura degli ospedali, si passa ora alla fase della cura della comunità a partire dalla relazione, dallo stare assieme rispettando con estrema attenzione la sicurezza”.
Il presidente delle Acli marchigiane è stato tra i primi a portare all’attenzione degli organi regionali la questione dell’apertura dei circoli sociali e ricreativi, monitorando costantemente la situazione e non lasciandosi prendere la mano da inopportune accelerazioni.
“E’ una sperimentazione – spiega infatti ancora Tomassini – che andrà monitorata, controllata e seguita. La salute rimane il pilastro delle nostre comunità e la sanità territoriale assieme a quella dell’ospedale dovranno essere rafforzate per reggere almeno fino alla possibile vaccinazione di massa. Ma la comunità tutta ha bisogno di un’altra cura, di un’altra attenzione: quella della lotta alle diseguaglianze e quella dello stare assieme, condividendo il grande valore dell’amicizia”.