
Il Circolo Acli “don Saverio Gatti” di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, prende posizione sul futuro del Centro di eccellenza neurogenetica dopo l’allarme lanciato dalla direttrice Amalia Bruni sulla mancanza di fondi per proseguire l’attività.
“Il Centro regionale di neurogenetica Onlus Calabria chiude – dichiara il presidente del Circolo Acli Antonello Di Cello – creando un solco profondo di amarezza e la mortificazione. Chiude le porte alla passione di professionisti e operatori sanitari che hanno dedicato alla ricerca il senso della loro vita; chiude le porte al bisogno di cure dei tanti sofferenti ed alle loro famiglie”.
“Eppure – prosegue Di Cello – in presenza della cancellazione di un presidio così elevato per la città e la Calabria intera non vi è stata una sollevazione civica di indignazione e di collera. Auspichiamo che la presidente della Giunta regionale Santelli voglia assumere come primo atto del suo insediamento una delibera che rifinanzi il Centro”.
“Le Acli di Lamezia – prosegue la nota – sono da sempre per la promozione sociale e per la prossimità nella sofferenza e quindi si chiedono come mai la “sanità” calabrese possa stare di lato a guardare di fronte alla cancellazione di un luogo che ha prodotto risultati e alleviato sofferenze durissime come quelle dell’alzheimer ereditaria“.
“Bisogna mobilitarsi tutti insieme – conclude il Circolo Acli di Lamezia Terme – a partire dalle forze politiche e sindacali per mantenere in vita il Centro dei neurogenetica, una tra le più significative esperienze di ricerca scientifica in Calabria”.