
Anche le Acli di La Spezia hanno aderito alla “Rete per la rinascita dell’area Enel“, punto di riferimento per delineare la qualità del futuro della città, di cui il destino dell’area della Centrale Enel costituisce un polo fondamentale.
La Rete, che vede riunite associazioni e forze politiche di diversa estrazione, propone di avviare la rigenerazione urbana e ambientale dell’intera area per contribuire alla qualità ambientale del Levante e alla rete ecologica del Golfo.
Dopo un primo progetto presentato da Enel nel 2015 per la conversione e riqualificazione dell’area su cui insiste una centrale a carbone, nel giugno 2019 è stata invece proposta, con un totale ribaltamento di fronte, la realizzazione di una centrale a gas.
La Rete per la rinascita dell’area Enel ha deciso di lanciare una petizione per fermare l’uso del carbone come combustibile nella centrale esistente, bloccare l’iter autorizzativo del progetto di centrale a turbogas, favorire investimenti capaci di offrire occupazione in modo sostenibile.
“La petizione – dice la Rete a cui aderiscono anche le Acli di La Spezia – vuole far sentire la voce di chi ha subito per lungo tempo danni alla salute, all’ambiente, al paesaggio, e a questo si ribella, ma anche di chi, giovane, pretende salute, qualità di vita, lavoro buono e dignitoso, tutela dell’ambiente”.
La petizione può essere sottoscritta sia online su Change.org sia in forma cartacea presso i gazebo allestiti allo scopo e in tutte le occasioni di incontro che si terranno.