
E’ rimasto inascoltato l’appello di un gran numero di organizzazioni, tra cui le Acli della Liguria, affinché fosse impedito l’attracco al porto di Genova della nave cargo Bahri Yanbu, che trasporta un carico di armi.
La nave, battente bandiera della Saudi Arabia, ha attraccato stamani verso le 6 al terminal Gmt e le operazioni di carico termineranno stasera.
L’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Occidentale ha assicurato che “la nave durante la sosta in porto non imbarcherà materiale bellico” ma restano alcuni dubbi.
Che la Bahri Yanbu abbia a bordo un carico di armi è invece certo.
“Il porto della città – si dice nel documento sottoscritto dalle Acli della Liguria – non deve essere aperto per l’imbarco di armi destinate ad uccidere vite umane innocenti; l’anima aperta di Genova, già ferita da tanta sfortuna, non deve essere costretta a tollerare questa complicità con la morte”.
“La città – prosegue l’appello – conferma la propria vocazione alla pace, che noi speriamo sia presto sancita anche dall’adesione del Consiglio Comunale alla “mozione di Assisi“, con cui tante città italiane stanno chiedendo al governo e al Parlamento di interrompere la vendita di armi utilizzate nella guerra in Yemen”.