
«Viviamo in una situazione di emergenza abitativa costante”: le Acli provinciali di Cagliari lanciano l’allarme sul problema dell’housing in Sardegna.
L’esperienza quotidiana delle Acli, in particolare con il Punto Famiglia, mette in luce quanto trovare una casa per sé e la propria famiglia sia sempre più un problema che affligge i sardi.
“In Italia – spiega il Presidente provinciale delle Acli di Cagliari Mauro Carta – oltre 1,7 milioni di famiglie (circa il 42% del totale) hanno un contratto di affitto il cui canone supera il 30% del reddito familiare. In Sardegna cresce la povertà, lo dicono i dati Istat: dal 14% del 2016 al 17,3 del 2017. Per chi si trova in queste condizioni, diventa molto difficile permettersi un alloggio dignitoso“.
L’aumento dei costi abitativi colpisce in particolare i soggetti più vulnerabili, come i giovani, i disoccupati e i lavoratori con bassi salari, gli immigrati, i genitori single o separati, le persone con disabilità fisica e intellettiva, gli anziani che vivono in alloggi non adatti alle esigenze della vecchiaia.
“C’è bisogno – dicono le Acli nell’appello – di uno sforzo importante delle istituzioni. Con un ragionevole aumento dell’offerta di edilizia popolare, di tipo tradizionale, un’estensione del fondo sociale per l’affitto, o altre forme che sono presenti in tutti i paesi europei, si darebbe un contributo importante per rendere possibile la soluzione di questo problema”.