
E’ partita la nuova campagna “Adotta un nonno” delle Acli di Bologna, pensata per rendere meno pesante la solitudine di alcuni anziani nel disagio provocato dall’emergenza coronavirus.
L’idea, lanciata dall’Ufficio scuola della Curia, è stata subito raccolta dall’associazione e trasformata in progetto, da affiancare a quello del servizio telefonico per il supporto psicologico agli anziani fragili.
“L’isolamento sociale che stiamo vivendo indispensabile per la salvaguardia della nostra salute – spiega il presidente provinciale delle Acli di Bologna Filippo Diaco – non è tuttavia privo di conseguenze. In particolare, le persone che vivono sole, magari abituate ad una ricca vita sociale e culturale fuori casa, magari prive di strumenti tecnologici, si ritrovano totalmente spaesate, impaurite, emotivamente fragili. Pensiamo soprattutto agli anziani, che abbiamo isolato ancora più degli altri, a causa dell’elevato rischio di contagio”.
L’idea di “adottare un nonno” è semplice: l’entusiasmo e la gioia dei bambini può incontrare il bisogno di compagnia di un nonno solo ed aiutarlo a rendere meno silenziosa la sua giornata lasciando spazio a racconti, consigli, storie o anche ad un semplice saluto.
“Come ci ha indicato Papa Francesco – spiega ancora Diaco – abbracciare la croce di questo momento significa trovare il coraggio di aprire spazi dove tutti possano sentirsi chiamati e permettere nuove forme di ospitalità, di fraternità, e di solidarietà”.
I bambini che partecipano alla campagna “Adotta un nonno” riceveranno dalle Acli di Bologna una medaglia.