
Il consiglio provinciale delle Acli di Bergamo all’unanimità ha rieletto presidente Daniele Rocchetti per il prossimo mandato quadriennale.
“E’ una scelta – ha detto Rocchetti – che mi onora e che vorrei assolvere, insieme alla splendida squadra di presidenza, con responsabilità, passione e impegno. Due ore fa Alessandro Baricco a Moltefedi ha detto: “La pandemia è come se avesse sbloccato qualcosa che si era bloccato nelle nostre menti, cioè l’idea che l’impensabile esiste, accade. Quando le cose cominciano a collassare, possiamo fare tre cose: la prima è resistere, la seconda non farci male, la terza ricostruire. Ma ricostruire deve partire dall’impensabile. Mai come ora abbiamo bisogno di gente visionaria, capace di varcare qualsiasi confine del buon senso. Durante il lockdown, ci siamo ritrovati a fare delle cose che reputavamo impensabili, la stessa cosa andrebbe fatta ora a livello di comunità. Per ogni gesto fatto per proteggerci, ce ne deve essere un altro che va verso il desiderio“. Credo che questo pensiero possa aiutarci nel cammino futuro”.
Il presidente ha indicato i quattro punti cardinali del suo futuro incarico, sui quali intende dare slancio all’associazione. In primo luogo ha ribadito il primato al territorio, specialmente rispetto a quanto messo in luce durante la pandemia dalla fragilità sanitaria territoriale e al costante e generalizzato sradicamento dal locale. In seguito ha rimarcato l’attenzione alla politica sottolineando la necessità di competenza e laicità. Ha inoltre insistito sull’esigenza e sull’impegno che l’associazione deve investire per formare una classe dirigente in grado di guidare il Paese. Da ultimo ha esortato con forza a mettere assolutamente in agenda la questione del lavoro e della sua costante precarietà soprattutto tra i giovani che non può essere trascurata a fronte dell’emergenza sociale in corso.
Il consiglio provinciale ha anche approvato la squadra della nuova presidenza. Ognuno dei 14 membri ha una delega specifica ad un ambito dell’associazione ed alcuni di loro sono affiancati da un giovane per avviare una consegna graduale e transgenerazionale.
Accanto a Daniele Rocchetti, che mantiene la delega alla formazione ci sarà la vicepresidente Daniela Maffioletti. Della vita cristiana si occuperà Paolo Vavassori, la delega allo sviluppo associativo è stata affidata a Corrado Maffioletti, sul tema del lavoro la responsabilità è andata a Giorgio Caprioli affiancato da Roberto Cesa, di welfare si occuperanno Pina Pigolotti e Romy Gusmini, di cooperazione Elena Adobati, di integrazione Giovanni Colombi affiancato da Valeria Di Gaetano, di politica Giuseppe Toccagni affiancato da Emilio Zubiani, di pace e mondialità Mario Ghidoni con Francesco Mapelli, sulle politiche dell’abitare avrà competenza Alessandro Santoro con Dario Acquaroli, il tema dei giovani verrà affrontato da Stefano Remuzzi e Simone Pezzotta, la delega alla famiglia è andata a Giuditta Chiesa e della rassegna culturale “Molte fedi sotto lo stesso cielo” si occuperà Cecilia Scotti.
Durante la seduta è stato nominato segretario generale dell’associazione Matteo Piantoni, 48 anni, con un’esperienza pregressa di gestione e di amministrazione in diverse aziende.