
Le Acli di Bergamo hanno aderito ad Acli Rete Salute, l’iniziativa promossa dalle Acli della Lombardia per supportare i cittadini nell’accesso tempestivo alle prestazioni sanitarie prescritte a garanzia del diritto fondamentale alla salute.
Saranno ben cinque gli sportelli attivi nel territorio bergamasco: Alzano Lombardo, Bariano, Basso Sebino, Nembro e Villa D’Almè.
Gli sportelli, che nei mesi scorsi avevano avviato una sperimentazione e che oggi diventano pienamente operativi, saranno gestiti da volontari opportunamente formati.
Acli Rete salute è un progetto regionale che si propone sia di intervenire su un bisogno delle persone, sia di lavorare, in accordo con altre esperienze, sul tema dell’esigibilità dei diritti, garantendo a tutti la possibilità di accesso a dispositivi di cura, assistenza, politica attiva.
“L’impegno in Acli Rete Salute – spiegano le Acli di Bergamo – oltre a intervenire su un problema in modo puntuale, promuove la necessità di un ritorno alla centralità della sanità pubblica, più volte annunciata ma non ancora realizzata, insieme all’esigenza di un sistema di prenotazione unico a livello regionale, fino alla trasformazione dell’attuale offerta in termini più comunitari e di prossimità e non più ospedalocentrici”.
Il Sistema sanitario nazionale garantisce l’assistenza sanitaria gestendo la richiesta di cure con una procedura basata sulla valutazione clinica, di necessità, priorità e urgenza, stabilita dal medico prescrittore in ricetta indicando il codice di priorità che individua il tempo massimo per l’erogazione della prestazione.
Come accade sempre più frequentemente, la sanità pubblica non è in grado di dare risposta nei tempi previsti. Da qui in poi si attua il procedimento degli sportelli in 5 passi: la lettura della ricetta, la ricostruzione del rapporto tra il ricorrente e il Cup, l’inquadramento degli inadempimenti, la sottoscrizione della liberatoria per la privacy ed infine la preparazione delle richieste da mandare al direttore generale Asst e all’Urp.