
Il Circolo Acli di Almenno San Salvatore, in provincia di Bergamo, organizza, nei giorni 14 e 15 settembre un viaggio di memoria e impegno a Longarone ed alla diga del Vajont.
L’iniziativa si inserisce nel programma di attività, giunto ormai al terzo anno, per ricordare, documentare e riflettere su temi di carattere sociale, morale ed educativo.
Il viaggio a Longarone ed alla diga del Vajont è dunque dedicata ai temi ambientali ed alle catastrofi che l’uomo provoca con la sua incuria e avidità.
Come è noto, il disastro del Vajont si verificò la sera del 9 ottobre 1963.
A causa di una frana dal Monte Toc nel del bacino alpino realizzato con la diga, l’onda generata provocò l’inondazione e la distruzione degli abitati del fondovalle veneto, tra cui Longarone, e la morte di 1917 persone.
Il programma del viaggio del Circolo Acli di Almenno San Salvatore prevede una visita guidata al coronamento della diga del Vajont, la salita a piedi verso il paesino di Casso da cui si vede il fronte della frana, la visita al cimitero di Fortogna di Longarone.
Il giorno successivo gli organizzatori hanno invece previsto la visita all’orto botanico di Padova, patrimonio dell’Unesco.
Qui sarà anche possibile osservare un’installazione di Michele De Lucchi che ricorda la distruzione delle foreste in Veneto e Trentino dell’autunno scorso dovuta ai cambiamenti climatici.
Per preparare alla visita, il 12 settembre alle ore 20,30 presso la sala delle Associazioni di Almenno, verrà proiettato lo straordinario spettacolo teatrale di Marco Paolini “Il disastro del Vajont”.