
In occasione del 24° anniversario della barbara uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo, il Circolo Acli “Progetto Legalità” di San Cipirello, in provincia di Palermo, ha organizzato la quarta edizione del mini torneo per bambini “Scalciando per Giuseppe”.
Il torneo vede impegnati i piccoli calciatori categoria 2009 delle scuole calcio di San Cipirello, San Giuseppe Jato, Borgetto e Corleone.
I giovani atleti sono stati premiati dai rappresentanti della presidenza delle Acli di Palermo, del presidio di Libera “Valle dello Jato”, dell’amministrazione comunale e del Comune di Prato, che ogni anno partecipa alla ricorrenza per Giuseppe Di Matteo.
“Non perderemo mai opportunità – ha detto Enza Capitelli, presidente del Circolo Acli di San Cipirello – per condannare con fermezza il vile omicidio compiuto dalle più atroci delle mafie. Il nostro impegna sarà anche quello di mantenere alta la memoria di un bambino innocente che si stava affacciando alla vita”.
“A 24 anni di distanza – ha dichiarato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – non si è spento, né mai si spegnerà il dovere di ricordare Giuseppe Di Matteo, vittima innocente di una barbarie inaccettabile. Preservare la memoria di quel bambino è un atto che ci aiuta a restare umani, a ricordare che a fare la differenza fra le persone è sempre e solo il rispetto per gli altri e per il bene inviolabile della vita”.
“Le Acli di Palermo, l’Us Acli ed il Circolo Acli di San Cipirello – ha detto infine il presidente delle Acli di Palermo Nino Tranchina – organizzando questo torneo per il piccolo Di Matteo continuano nel loro impegno in percorsi educativi, che promuovono la cultura della legalità, avendo attenzione soprattutto per le giovani generazioni. Dobbiamo ripartire dai bambini, che sono la speranza, affinché le nostre comunità si possano liberare dalla mafia e dalla corruzione”.
Significativa, anche in questa edizione, la presenza della amministrazione comunale di Prato.
L’assessore Ilaria Santi, durante la posa di una mattonella nella piazza Falcone Borsellino di San Giuseppe Jato, ha voluto ricordare come il fenomeno criminale vada combattuto su tutto il territorio nazionale e non solamente in un’area geografica specifica.