
Il Circolo Acli di San Zeno, in provincia di Arezzo, organizza un’assemblea pubblica sull’ampliamento dell’inceneritore dell’Aisa.
L’appuntamento è fissato per martedì 26 marzo, alle 21, nei locali del circolo Acli.
La società Arezzo impianti e servizi ambientali, Aisa, ha recentemente presentato una richiesta per ampliare la propria attività per passare da 45.000 a 75.000 tonnellate di rifiuti urbani da incenerire e per raddoppiare il trattamento complessivo di rifiuti portandolo a 193.000 tonnellate.
Entro il 22 aprile tutti gli interessati possono formulare osservazioni al progetto di ampliamento inviandole alla Regione Toscana.
Già da un primo esame, secondo il Circolo Acli ed il Comitato salute e ambiente Civitella, emergono lacune ed impedimenti molto gravi.
“Non sono stati fatti studi sul rischio sanitario – sostengono i promotori dell’assemblea pubblica – e nemmeno sulla ricaduta degli inquinanti. Inoltre l’impianto Aisa ricade in una zona di “pericolosità idraulica molto alta” e non può essere ampliato per disposizioni della stessa Regione”.
“Considerando l’attuale e futura produzione di rifiuti nella provincia di Arezzo di circa 190.000 tonnellate annue – prosegue il Circolo Acli di San Zeno – e considerando che l’impianto di Terranuova Bracciolini già assorbe ben 300.000 tonnellate annue di rifiuti, l’aumento della potenzialità Aisa significa una sola cosa: importazione di rifiuti da altre realtà italiane”.
Il rischio sembra dunque essere quello di trasformare la zona della Valdichiana in un recettore di rifiuti provenienti da altre parti d’Italia.