
Le Acli regionali dell’Emilia Romagna, la presidenza provinciale delle Acli di Ravenna ed il Circolo Acli “S.Stefano” promuovono, per domani mercoledì 13 marzo, una celebrazione in ricordo dei lavoratori della Mecnavi periti nella disgrazia al porto di Ravenna il 13 marzo del 1987.
Alle ore 18, presso la chiesa di Santo Stefano a Ravenna, verrà celebrata una messa in ricordo delle vittime e di tutti i caduti sul lavoro.
I morti furono tredici, tutti lavoratori morti soffocati a seguito delle esalazioni emanate dall’incendio a bordo della nave da carico “Elisabetta Montanari”, in cantiere per manutenzione ai serbatoi di trasporto del Gpl.
Le analisi dei periti evidenziarono come, a seguito della prima improvvisa fiammata delle 9,05, ci furono eroici gesti di solidarietà tra colleghi nel tentativo di salvare chi era in maggiore difficoltà.
Purtroppo il fumo ed i gas tossici furono letali per molti operai che, nel buio, non riuscirono a ritrovare le strette botole per tornare all’aperto.
E’ vivo nella comunità il ricordo delle dure parole pronunciate nell’omelia funebre dall’allora arcivescovo di Ravenna monsignor Ersilio Tonini: “Fossero andati i genitori a visitare quei cunicoli avrebbero detto: ‘no, figlio mio! Meglio povero, ma con noi!’ Avrebbero avvertito l’umiliazione spaventosa, la disumana umiliazione”.
“Un ragazzo di 17, 18 anni – aveva proseguito Tonini – che è costretto a passare dieci ore in cunicoli dove possono vivere e camminare solo i topi! Uomini e topi! Parola dura, detta da un vescovo all’altare: eppure deve essere detta, perché mai gli uomini debbano essere ridotti a topi!”.