
Le Acli di Bologna organizzano per lunedì 12 novembre alle 18 un presidio in Piazza Re Enzo per chiedere che sia concesso l’espatrio ad Asia Bibi e alla sua famiglia dopo l’assoluzione dal reato di blasfemia.
Asia Bibi, contadina pakistana di fede cattolica, dopo essere stata condannata a morte nel 2010 con l’accusa di aver offeso il profeta musulmano Maometto, è stata recentemente assolta dalla Corte suprema ma non viene ancora scarcerata.
Il marito della donna e il capo degli team degli avvocati, Saif ul-Malook, musulmano anti-fondamentalista, entrambi minacciati di morte, sono stati costretti a fuggire dal Pakistan.
“Chiediamo – spiegano le Acli – che l’Italia si renda disponibile ad accogliere Asia Bibi e la sua famiglia e che tutti gli Stati riconoscano la libertà religiosa e il diritto per i cristiani nel mondo a non subire rappresaglie, carcerazione o morte. Ricorderemo anche la famiglia di cristiani copti caduti nell’attentato in Egitto e tutti coloro che, nel mondo, sono vittime di persecuzioni sulla base del proprio credo”.
“Di fronte alla vicenda emblematica di Asia Bibi – dice il Presidente provinciale delle Acli di Bologna Filippo Diaco – e allo spaventoso aumento delle persecuzioni dei cristiani nel mondo, al preoccupante crescendo degli estremismi, dei nazionalismi di matrice religiosa e delle persecuzioni, anche violente, non abbiamo potuto restare indifferenti ed esimerci dallo scendere in piazza per manifestare il nostro pensiero”.