
Le Acli di Ravenna ricordano don Giovanni Minzoni, cappellano militare assassinato da sicari fascisti il 23 agosto 1923 ad Argenta.
Nell’anniversario della sua morte, oggi, 23 agosto, alle ore 9, nella Chiesa di S. Maria del Suffragio a Ravenna sarà celebrata una Messa in suo ricordo.
Seguirà la deposizione di una corona alla lapide di piazza Garibaldi e l’intervento di Livia Molducci, Presidente del Consiglio comunale di Ravenna, a nome dei movimenti cattolici ravennati.
L’iniziativa, voluta dalle Acli insieme al Centro Studi Donati, all’Ac, al Cif, all’Agesci ed al Masci, vuole tenere viva la memoria del prete ravennate che, con il suo sacrificio, rappresentò un esempio per tutto il movimento antifascista.
Animato da totale amore per la Chiesa e sensibile ai problemi sociali, don Giovanni Minzoni era interessato alla vita politica e civile del paese e guardava con attenzione alle istanze dei lavoratori. La sua ferma condanna delle azioni squadristiche contro i sindacalisti, insieme alla sua opera incessante di educazione e formazione dei giovani alla libertà ed alla democrazia, gli provocarono una manifesta ostilità del Regime.
La sera del 23 agosto 1923, mentre stava rientrando nella canonica, don Minzoni fu vittima di un agguato teso da alcuni squadristi, venne colpito alle spalle con sassi e bastoni e poi ucciso. Poco prima della morte Don Minzoni aveva scritto: “A cuore aperto, con la preghiera che mai si spegnerà sul mio labbro per i miei persecutori, attendo la bufera, la persecuzione, forse la morte per il trionfo delle causa di Cristo“.