
Ci ha lasciato Vittorio Villa, storico dirigente delle Acli nazionali e milanesi.
Entrato nelle Acli dall’importante ingresso della Scuola nazionale per quadri dirigenti voluta da Livio Labor, Vittorio ha attraversato l’organizzazione vivendola intensamente fino alla fine della sua vita terrena.
Molti lo ricorderanno per la costante attenzione alle norme della vita associativa ma Villa era anche un credibile testimone delle tre fedeltà storiche delle Acli: al lavoro, alla chiesa, alla democrazia.
In ogni attività o incarico, anche settoriale, a cui era chiamato sapeva ricomporre il quadro complessivo della missione associativa.
Che si occupasse di sport o di circoli aziendali, di organizzazione territoriale o di sindacato, Vittorio si muoveva dentro la cornice più generale di un’azione orientata alla presenza fattiva delle Acli nella realtà sociale.
Allo stesso modo non faceva mancare il suo pensiero ed il suo contributo sulle vicende o sugli accadimenti dell’associazione a 360 gradi.
Quando alle spalle sentivi l’esclamazione “’scolta!” sapevi che il confronto, di qualunque cosa si trattasse, non sarebbe stato superficiale: un valore da recuperare in tempi così liquidi.