
Le Acli di Bologna ricordano il martirio di Giuseppe Fanin, segretario provinciale delle Acli Terra, aggredito la notte del 4 novembre 1948 da tre militanti comunisti e morto senza più riprendere conoscenza.
Il delitto, accaduto a San Giovanni in Persiceto, fu diretta conseguenza delle tensioni provocate dalla rottura dell’unità sindacale e dalla costituzione della Libera Cgil ad opera delle Acli e della corrente cristiana del sindacato unitario.
L’occasione per un ricordo di Fanin arriva dalla inaugurazione dei nuovi uffici delle Acli a San Giovanni in Persiceto, dove verrà svelato un bassorilievo dedicato al giovane martire aclista, testimone della fede e dell’impegno sociale e politico.
A ricordare la figura del primo segretario provinciale delle Acli Terra saranno l’ex parlamentare Pierluigi Castagnetti, il vicario della arcidiocesi di Bologna mons. Giovanni Silvagni ed il presidente nazionale delle Acli Emiliano Manfredonia.
Fanin, a soli 24 anni, si era già distinto per una grande capacità di aggregazione tra i lavoratori e per una fede fervente praticata nel mondo operaio.
I primi accorsi dopo l’aggressione gli troveranno in mano la corona del rosario, che era solito recitare mentre pedalava tornando a casa.
A Fanin furono dedicati al tempo numerosi Circoli Acli e alcuni sopravvivono ancora oggi.
Proclamato Servo di Dio nel 1988, è ora in corso la causa di beatificazione.