
Le Acli di Potenza denunciano l’ingiusta esclusione dei lavoratori in forza dal 5 gennaio 2021 dalle provvidenze della cassa integrazione salariale ordinaria, in deroga e di assegno ordinario legate all’emergenza Covid-19 e concesse dalla legge di bilancio 2021.
Le Acli, infatti, ricevono in questi giorni negli uffici del proprio servizio di Patronato molte persone che, a norma di legge, non avranno diritto al beneficio.
“La situazione – commenta il presidente delle Acli di Potenza Emanuele Abbruzzese – è davvero paradossale. Dopo l’Epifania la nostra regione era in zona gialla e molte aziende che, finito il lockdown di Natale, avevano intravisto uno spiraglio di ripresa, si sono rimesse in moto procedendo anche ad assunzioni. Quei lavoratori, che hanno preso servizio il 7 o l’8 gennaio ma che oggi si trovano di nuovo in difficoltà, non avranno diritto a nessun sostegno”.
La ratio del provvedimento, probabilmente legata al rischio di abusi, finisce per colpire persone che invece avevano finalmente trovato una opportunità di lavoro.
E’ anche il caso dei lavoratori a tempo determinato a cui scadeva il contratto prima di Natale e che l’azienda ha riassunto al termine della zona rossa nazionale, il 7 gennaio, con la ripresa delle attività.
“Abbiamo segnalato la cosa al ministro competente – annuncia Abbruzzese – perché ponga subito rimedio a questa disparità e gli abbiamo fatto presente le tante situazioni che oggi vivono una vera e propria ingiustizia”.